Un buon Cosenza non sfigura contro il temibile Brescia che sin qui aveva vinto ben 8 delle 10 partite giocate un trasferta. La gara, infatti, la squadra calabrese l’avrebbe potuta vincere se non fosse arrivata l’espulsione di Ndoj che ha ristabilito la parità numerica

La formazione di Occhiuzzi esce decisamente trasformata dal mercato di Gennaio. Sono molti, infatti, i volti nuovi visti sul campo in questa sfida contro le Rondinelle, scesi in Calabria con l’unico obiettivo di fare bottino pieno per consolidare una posizione che la pone ai vertici della classifica di Serie B. Invece, al San Vito-Marulla gli uomini di Inzaghi hanno trovato pane per i loro denti. Ha iniziato bene la squadra rossoblù, schierata per la seconda volta consecutiva con un solido 3-5-2.
Al 5′ l’episodio che avrebbe potuto rappresentare la svolta della partita, quando l’arbitro Aureliano ha estratto il cartellino rosso all’indirizzo di Adorni che da ultimo uomo ha mandato al tappeto un incontenibile Laura. L’attaccante francese è stato ostacolato quand’ormai era lanciatissimo verso la porta avversaria. A quel punto Inzaghi è stato costretto modificare il modulo iniziale, che da 4-3-2-1, classico ‘Albero di Natale‘, è diventato un 4-4-1.
All’8′ Liotti, a due passi dalla porta avversaria, è riuscito a divorarsi, con un tiro sbilenco, il goal del vantaggio per i Lupi. Lo stesso al 21′ rischiava di combinarla grossa a seguito di un colpo di testa verso il proprio portiere, ma che in realtà metteva Ayé nelle condizioni di calciare con potenza a rete. Bravo Matosevic ad opporsi alla conclusione. Il pericolo scampato, tuttavia, non spegneva l’ardore del Cosenza che un minuto dopo ripartiva in maniera devastante, con la difesa bresciana ancora una volta in balia di Laura.
Al 32′, purtroppo, l’ingenuità dall’ex di turno Emanuele Ndoj, il quale, nel rimediare il secondo giallo, era costretto a lasciare il campo anzitempo. A quel punto la parità numerica fra le due squadre veniva ristabilita, con grosso rammarico dei tifosi rossoblù per l’eccessiva severità del Direttore di gara nel punire il centrocampista silano reo di essere entrato in scivolata sull’avversario senza, però, commettere fallo.
Ad inizio ripresa era, comunque, il Brescia al 47′ rendersi pericoloso grazie ad una deviazione di Vaisanen che mandava la sfera ad impattare la traversa, a portiere ormai battuto. Subitanea la reazione dei Lupi ancora con Laura lanciato verso la porta difesa da Joronen, debole in ogni caso la sua conclusione. L’ultimo squillo, di una partita oltremodo dura e combattuta, è arrivato all’83′, quando il subentrato Palacio ha tentato di sorprendere, da breve distanza, un attento Matosevic.
Cos’altro dire del Cosenza, chiamato oggi ad una prova impegnativa contro una squadra di diverso spessore, che nonostante la propria caratura, è apparsa spesso in difficoltà. Per quanto riguarda i nuovi, ci sono da segnalare le ottime prestazioni di Laura, Kongolo e Di Pardo, innesti che sicuramente sapranno dare un importante contributo per la salvezza della squadra, al di là delle contestazioni che ancora una volta hanno fatto si che pochi tifosi si recassero allo Stadio.
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Matosevic; Hristov, Rigione, Vaisanen; Situm, Kongolo (21′ st Voca), Palmiero (21′ st Carraro), Ndoj, Liotti (7′ st Di Pardo); Laura (35′ st Larrivey), Caso (35′ st Boultam). A disposizione: Sarri, Pandolfi, Venturi, Sy, Camporese, Bittante, Florenzi. All. Occhiuzzi
BRESCIA: Joronen; Sabelli, Cistana, Adorni, Pajac; Bertagnoli (8′ pt Mangraviti), Bisoli, Van de Looi (35′ st Jagiello); Leris (35′ st Proia), Tramoni (21′ st Palacio); Ayé (1′ st Moreo). A disposizione: Andrenacci, Karacic, Bajic, Huard, Behrami, Andreoli, Papetti. All. Inzaghi
ARBITRO: Gianluca Aureliano di Bologna (Barone – Di Giacinto)
IV UOMO: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco
VAR: Lorenzo Maggioni di Lecco. AVAR: Maria Marotta di Sapri
MARCATORI: –
NOTE: Giornata quasi primaverile con temperatura di 17°C circa. Terreno di gioco in buone condizioni. Presenti 1.649 spettatori di cui 77 ospiti (Incasso di € 11.580)
Ammoniti: 27′ pt Ndoj (C), 36′ pt Caso (C), 39′ st Proia (B), 41′ st Carraro (C)
Espulsi: al 4′ pt Adorni (B); al 32′ pt per doppia ammonizione Ndoj (C)
Angoli: 4-5 (pt 4-3)
Recupero: 2′ pt; 5′ st