All’Euganeo di Padova il Cosenza affronta i veneti, fanalino di coda, con l’obiettivo di strappare qualche punto utile per consolidare l’attuale posizione in classifica. Mancano soltanto cinque giornate alla fine del Campionato (quattro per il Cosenza) ed il traguardo della salvezza appare sempre più vicino. D’altronde era questo ciò chiedeva la squadra di Braglia all’attuale stagione.
Il Cosenza, dopo tutto, giunto in Serie B con il contrassegno di matricola, ha saputo affrontare con carattere e personalità il cammino verso la conquista del suo principale e, forse, unico obiettivo.
La partita odierna, finita a reti inviolate, nonostante tutto poteva chiudersi anche con la vittoria dei Lupi, benché il Padova, in alcune occasioni (con Clemenza al 27′ e Mazzocco al 60′), ha impensierito un bravo Perina comunque sempre attento e reattivo, tranne in una sola circostanza in cui si è spinto oltre il limite della sua area lasciando, colpevolmente, incustodita la porta.
La sfida, tuttavia, ha offerto nel finale lo spettacolo migliore, quando le squadre si sono allungate e l’effetto “elastico” ha preso il sopravvento. Infatti, sia i rossoblù che i biancoscudati, nel frangente, hanno sprecato delle buone opportunità per portarsi in vantaggio. Tutino e Dermaku da una parte, Cocco e Ravanelli dall’altra.
Persino il Direttore di gara, il Signor Serra di Torino, è riuscito al 78’ ad accendere i riflettori su se stesso estraendo il cartellino giallo a Litteri (C) reo di aver simulato un fallo in area. Ma è Lollo (P), invece, ad aver arrestato la corsa dell’attaccante cosentino. Ragion per cui il rigore c’era, anche se l’atterraggio subito viene sacrificato dal protagonismo lezioso di colui che, al contrario, doveva punirlo.
Inspiegabile all’82’ la sostituzione di un sontuoso Palmiero (C), talmente ispirato e portentoso da poter decidere da solo il risultato, in qualsiasi momento della partita, con una delle sue straordinarie e raffinate giocate. Per il resto, la squadra vista in terra veneta è apparsa robusta e gagliarda e questo fa ben sperare per le prossime sfide contro Spezia e Venezia in casa, Benevento e Salernitana in trasferta.
Dell’ottimo Braglia, oggi sottotono, com’egli stesso ha ammesso, abbiamo raccolto le dichiarazioni rilasciate a fine gara: «Quando vieni da una prestazione importante rischi di calare mentalmente. Oggi è stata una brutta gara, l’unica cosa buona è il risultato perché potevamo perderla e sarebbe stato un bel problema. Ci sono anche gli altri in campo, noi avevamo dei giocatori sottotono, compreso il sottoscritto, e non deve succedere perché queste sono partite determinanti per il nostro futuro. Il Padova ha cercato di vincerla in tutte le maniere, quando subentrano queste situazioni fai fatica a giocare con logica. Noi siamo in credito con la fortuna, io penso che alla nostra squadra manchino 6-7 punti per vari motivi. Al di là della prestazione odierna abbiamo dimostrato di avere cuore, umiltà e attaccamento alla maglia. Quando stiamo bene riusciamo a diventare anche una squadra forte. Manteniamo la giusta attenzione perché manca ancora qualcosa per la salvezza».
IL TABELLINO DEL MATCH:
PADOVA: Minelli; Madonna, Ravanelli, Cherubin, Ceccaroni; Pulzetti (70′ Capello), Calvano, Mazzocco; Lollo (80′ Cocco); Clemenza (60′ Bonazzoli), Mbakogu. A disp.: Merelli, Serena, Trevisan, Broh, Morganella, Marcandella, Cappelletti, Longhi, Andelkovic. All. Centurioni
COSENZA: Perina; Capela, Dermaku, Legittimo; Bittante (50′ D’Orazio), Bruccini, Palmiero (82′ Schetino), Sciaudone, Baez; Embalo (60′ Litteri), Tutino. A disp.: Quintiero, Saracco, Mungo, Izco, Trovato, Garritano, Hristov. All. Braglia
ARBITRO: Serra di Torino (Fiore – Capone)
MARCATORI: –
NOTE: Giornata fredda con cielo nuvoloso. Terreno di gioco in ottime condizioni. Presenti nel settore ospiti dello stadio Euganeo circa 700 tifosi rossoblù
Ammoniti: Calvano (P), Ravanelli (P), Litteri (C)
Angoli: 3-7 (pt 1-2)
Recupero: 0′ pt; 4′ st