Società rossoblù allo sbando, impossibilitata persino a vincere in superiorità numerica

Cosa ci fa ancora a Cosenza Massimiliamo Alvini. A parte i suoi limiti come allenatore, non riesce più a compattare un gruppo e ridare un minimo di personalità ad una squadra che, ormai, ha toccato il fondo. A Genova, infatti, è andata in scena un’altra inenerrabile partita, persa per 1 a 0, e per giunta in superiorità numerica. Nenche gli avversari fossero di un’altra Categoria.
Ci ha pensato il calabrese De Paola al 45′ a segnare la rete del vantaggio blucerchiato. Nella ripresa è stato D’Orazio al 50′ a sfiorare il goal del pareggio, ma il palo gli ha impedito di finalizzare la conclusione. Per il resto il Cosenza ha macinato gioco, anche se è apparso spesso con le idee confuse. I cambi, tuttavia, non hanno prodotto nulla di buono e Garritano, alla fine, si è rivelato un flop. Ammonito e già in diffida, salterà la sfida contro la Carrarese.
Cosa aspettarsi ora da questo Campionato, con la retrocessione ormai alle porte ed un mercato invernale, a dir poco, deludente. Sarebbe il caso che Guarascio cominciasse a convincersi che il suo tempo calcistico in città è realmente finito e che se vuole fare un favore a tutti i tifosi cosentini, dovrebbe finalmente cedere la proprietà, per aprire una nuova fase ed il capitolo di un’altra storia destinata, comunque, ad andare oltre questo infernale disastro.