La svolta del match poteva comunque arrivare nella ripresa quando Marras si è fatto parare un rigore da Poluzzi

La fabbrica degli ex del Südtirol ha eretto il suo muro contro un Cosenza che ancora una volta ha sprecato una ghiotta occasione per risalire in Classifica. Partita lenta e soporifera, con gli ospiti troppo spesso impegnati ad addormentare il gioco.
Dalla terza forza del Campionato, francamente, ci si aspettava di più, ma per Bisoli un punto nella sua ‘amata‘ città che lo ha rilanciato pur sempre nel calcio che conta, rappresenta una conquista da non sottovalutare. Finisce così, a rete inviolate, una partita che la squadra di casa era, dopotutto, obbligata a vincere.
La prima vera occasione della partita il Cosenza la buttata alle ortiche al 19′, quando Nasti da buona posizione ha concluso maldestramente sul portiere. La squadra calabrese, tra l’altro, ha faticato molto a muovere la palla velocemente, restando a centrocampo in preda ad un lesto Belardinelli, pronto ad intervenire su ogni pallone e che ha letteralmente surclassato il povero Voca.
Al 27′ Zarate ci ha provato in girata, trovando però la pronta risposta di Poluzzi. Gli altoatesini, d’altronde, manovrieri e solidi in difesa, hanno trovato al 35′ il varco giusto per impensierire Micai, ma per carità, nulla di trascendentale. Era questa, tuttavia, la fase della partita in cui la squadra di Viali ha spinto di più sull’acceleratore.
Tant’è che dal 33′ al 38′ il Südtirol ha rischiato seriamente di capitolare fin quando Marras non si è visto bloccare a terra il suo insidioso tiro verso la porta avversaria. L’ultimo pericolo l’hanno corso al 45′ quando Finotto è stato atterrato in area. Ma questo era solo il preludio a quello che, invece, sarebbe successo in seguito.
Nella ripresa, considerati i fantasmi di Bari, i calabresi erano un po’ temuti per la loro inerzia che spesso li ha costretti a ‘sparire‘ della partita. Tuttavia, è stato Rigione al 50′, ad un passo dalla porta, a non approfittare di una delle poche distrazioni della difesa avversaria. Peccato, poteva essere questo il momento buono per rompere l’equilibrio della gara.
Cosicché dopo una timida reazione della squadra di Bisoli, oggi allenata dall’ex Leandro Greco, è entrato in scena l’ottimo Cortinovis che al 73′ si è procurato un penalty per un chiaro fallo da rigore subito all’interno dell’area e per il quale l’arbitro Feliciani di Teramo non ha avuto alcuna esitazione a concedere.
Dal dischetto è andato Marras (miglior uomo in campo), che purtroppo si è fatto ribattere un tiro fiacco e prevedibile che poteva portare in vantaggio il Cosenza e spingere fuori dal torpore una partita sin lì snervante e senza grossi scossoni. Sta di fatto che, nonostante, i 7′ minuti di recupero concessi dal Direttore di gara e l’espulsione di Lunetta all’88′, il match a quel punto si è nuovamente riaddormentato per concludersi su uno scialbo 0 a 0.
Resta, in ogni caso, l’amarezza per l’ennesimo inutile pareggio in casa rossoblù e per la botta rimediata da Zarate costretto ad uscire in barella. Un’altra tegola per una squadra che fatica a vincere e che, talvolta, sfida anche la sorte, pur sapendo che di questo passo è condannata a vivere il turbinio di una dolorosa quanto inesorabile retrocessione.
«La squadra ha provato a vincere in tutti i modi» ha, poi, ribadito in Conferenza Stampa mister Viali, che oltretutto si è rammaricato per l’assenza in campo del rigorista Zarate. Sembra proprio che al Cosenza la Dea bendata abbia voltato le spalle. «Ci sono ancora tempo e numeri per andare avanti» ha, infine, ribadito lo stesso mister, ma la sensazione è che ormai resti davvero poco margine per mantenere ancora una volta la Serie B.

*L’immagine in evidenza è a cura del Südtirol Calcio