Una nuova telefonata fra i leader potrebbe essere organizzata se necessaria

Per blandire l’affarista che è in Trump, Mosca mette sul tavolo anche le sue oltre 4 tonnellate di riserve di terre rare. Già Putin lo scorso mese di Febbraio aveva suggerito la possibilità di avviare progetti congiunti nel tentativo di esplorazione di giacimenti. Ora è Kirill Dmitriev, inviato del Fondo Sovrano russo, a rilanciare la proposta.
«Abbiamo avviato colloqui con gli Stati Uniti» fa sapere al Quotidiano Izvestija. Una dichiarazione ad orologeria proprio dopo che Trump ha accusato Zelensky di volersi ritirare dall’Accordo sulle terre rare ucraine, minacciando che se lo farà avrà grossi problemi. «È una persona impulsiva, annuncia oggi e annulla domani. È molto imprevedibile» commenta il Deputato Andrej Kolesnik.
Il Senatore Vladimir Dzhabarov è, comunque, fiducioso: «Anche se alcuni suoi Consiglieri hanno un atteggiamento negativo nei confronti di Mosca, Trump saprà separare il grano dal loglio e troverà una ragionevole via di mezzo per non rovinare le relazioni». Mosca, in ogni caso, è pronta a Negoziare con il Presidente americano, in quanto è leader del mondo libero e Capo indiscusso della Nato.