Alla fine dell’anno la spesa per consumi delle famiglie sfonderà il muro dei 1000 miliardi di euro. Nel secondo trimestre del 2021 i consumi degli italiani si sono già ripresi del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 con 33 miliardi in più, con una netta inversione di tendenza
L’incremento a consuntivo d’anno ammonterà a 60 miliardi in più rispetto all’anno scorso, un tesoretto prezioso per rivitalizzare l’economia reale. Complessivamente la pandemia ha bruciato dieci anni di crescita dei consumi. Ma, se non ci saranno nuovi stop sanitari, a Natale si prevedono almeno 9 miliardi di spesa in più rispetto alle passate festività.
È quanto emerge dal 2° Rapporto Censis-Confimprese, l’Associazione che raggruppa gli operatori del retail, con il contributo di Nhood, presentato nei giorni scorsi a Roma. Sono, infatti, 4,5 milioni gli italiani che, forti di redditi rimasti intatti e di risparmi forzosi dovuti all’impossibilità di poterli utilizzare durante l’emergenza sanitaria, ora sono pronti a spendere per i consumi più di quanto facessero nel periodo pre-Covid.
Il rimbalzone dei consumi sarà favorito, inoltre, dalla stanchezza dei consumatori, per troppo tempo costretti in casa e ormai saturi di una sovrabbondanza di interazioni digitali nelle loro vite, tant’è che il 64% dei cittadini ha nostalgia degli acquisti nei luoghi fisici, quali Centri commerciali o Piazze dello shopping, riducendo soprattutto il ricorso all’e-commerce.
«La ripresa dell’economia, che è fra quelle europee a più alta crescita, la voglia di normalità unita ai risparmi degli italiani sono il vero vaccino dell’Italia post Covid-19 – ha dichiarato Mario Resca Presidente di Confimprese -. Ora è necessario rassicurare gli italiani con politiche di welfare e incentivi volti a proteggere e promuovere il loro benessere economico e sociale».