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I dati del 2023 indicano mezzo milione di persone in meno davanti alla televisione per Tg 1 e Tg 2. Difficoltà anche per Mediaset

Si tratta, in sostanza, di una grande fuga. Il 2023, infatti, è stato l’anno dell’esodo di massa dai telegiornali. Sintomo di una conclamata disaffezione degli italiani, che preferiscono informarsi su altri media, abbandonando quelli tradizionali. A fare eccezione è solo il TgLa7, l’unico che riesce a guadagnare un po’. Mentre Rai e Mediaset soffrono parecchio, soprattutto l’emittente di Stato, che perde e anche  tanto, sia in termini di audience che di share.
Per fare un calcolo totale, nell’anno appena passato, nella fascia serale, sono fuggiti dai telegiornali del servizio pubblico oltre mezzo milione di persone, per l’esattezza 578 mila, mentre dai canali del Biscione 238 mila, meno della metà. Enrico Mentana, invece, ne ha catturati 4 mila in più. A passarsela peggio è il Tg 1 di Gian Marco Chiocci, che nell’edizione delle 20:00 ha lasciato per strada 336 mila spettatori.
Va, comunque, meglio al Tg 3 che dinanzi a dati tanto deludenti, dimostra che l’operazione di «riequilibrio», così come la premier Giorgia Meloni ha, tra l’altro, definito l’occupazione sistematica di testate e strutture Rai da parte della Destra, non si è fermata, anzi, si è fatta ancora più aggressiva. I vertici Rai, nel frattempo, hanno infatti preannunciato al Sindacato la disdetta del Premio di risultato, calcolato su ascolti e margine operativo lordo, riconosciuto ogni anno ai giornalisti.