Il provvedimento riguarda Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e la provincia autonoma di Trento che fanno così salire a 13 il numero delle Regioni con minori restrizioni
Sono, difatti, 40,5 milioni gli italiani confinati in zona bianca a cominciare da questo Lunedì 14 Giugno. Il che vuol dire che 2 cittadini su 3 vivranno in ambiti territeriali dove le restrizioni sono ridotte al minimo, una su tutte il coprifuoco. Restano, invece, in vigore l’obbligo del distanziamento, l’utilizzo della mascherina e l’igienizzazione delle mani, oltre al divieto di assembramento sia all’aperto che al chiuso.
In riferimento alle feste private, a seguito di cerimonie religiose o civili, quali matrimoni, cresime, comunioni, battesimi ma anche compleanni, feste di laurea ed anniversari, vi si potrà partecipare (ma da Martedì 15 sarà possibile anche in zona gialla), esibendo 1 delle 3 certificazioni verdi previste dai Decreti attualmente in vigore, ossia: certificato di vaccinazione (che ha validità 9 mesi a partire dal completamento dell’intero ciclo, oppure dal 15esimo giorno dopo la prima dose fino alla somministrazione della seconda); certificato di guarigione, che ha validità 6 mesi; tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento.
Tuttavia, non sono molte le regioni rimaste in zona gialla, anche se a partire da Lunedì 21 Giugno, giorno in cui si eliminerà definitivamente il coprifuoco, dovrebbero passare anch’esse in zona bianca e si tratta, appunto, della Calabria, Sicilia, Marche, Toscana, Basilicata, Campania e provincia autonoma di Bolzano. La Valle d’Aosta, al contrario, dovrà aspettare il 28 Giugno per unirsi al resto dell’Italia.