Un editto bulgaro di berlusconiana memoria

L’ennesimo attacco di Giorgia Meloni alla Stampa non allineata al Governo. Il Presidente del Consiglio lo esplicita dalla Cina, prima di lasciare Pechino per Shanghai, mentre incontra finalmente i giornalisti al quarto giorno di missione. La premier, nel rivendicare i risultati della trasferta in terra cinese, fa l’elenco delle testate che mal sopporta.
L’occasione è una domanda sul caso della lettera spedita nei giorni scorsi ad Ursula von der Leyen in risposta al rapporto sullo Stato di diritto dell’Unione che segnalava i rischi per l’Italia sui temi delle riforme e della libertà di informazione. Meloni, infatti, attacca, parla di documento strumentalizzato da certa Stampa. Prima, però, difende la sua insolita missiva.
«Conosco il tentativo di cercare il soccorso esterno da parte di una certa sinistra – ha dichiarato, infine, il Presidente in carica – che in Italia evidentemente è molto dispiaciuta di non poter utilizzare per esempio il servizio pubblico come fosse una sezione di Partito». Per l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte l’intervento di Meloni, infine, è «del tutto inopportuno».