Martedì 15 Gennaio alle ore 21:00 al Teatro Rendano di Cosenza, il Balletto di San Pietroburgo presenta La Bella Addormentata per le musiche di P.I. Tchaikovsky e le coreografie di M. Petipa.
Tra i capolavori ballettistici dell’Ottocento, La Bella Addormentata è ritenuta, non solo dai critici, il massimo dell’espressione classica, in un clima di totale astrazione teatrale, con più risalto alla danza pura rispetto alle vicende narrative.
Un fiore all’occhiello, dunque, per il Balletto di San Pietroburgo tant’è che la rappresentazione viene considerata uno dei più grandi balletti della Russia imperiale, grazie alle incantate scenografie e ai favolosi costumi.
TRAMA
Prologo
Alla corte di re Floristano, viene indetta una festa per il battesimo della principessa Aurora: vengono invitati cavalieri, dame e le fate buone del regno, che portano con loro doni per la principessa. Tra gli invitati però manca la strega Carabosse, non presente nella lista; per vendicarsi, nonostante le suppliche della corte, la maga getta una maledizione alla piccola: al sedicesimo anno di età, la principessa morirà pungendosi con un fuso. La fata dei Lillà però, non avendo ancora fatto il suo regalo, decide di modificare la maledizione: questa non morirà infatti alla puntura, ma sprofonderà solamente in un lunghissimo ed eterno sonno, che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solamente grazie al bacio di un giovane principe.
Atto I
Al giardino del castello si festeggia il sedicesimo anno di età della principessa, dopo che ogni fuso è stato bandito dal regno e il suo uso vietato severamente. Aurora appare e, corteggiata da quattro pretendenti che arrivano dai quattro rispettivi continenti, balla con i quattro principi (il famoso Adagio della Rosa): le varie danze di corte distolgono l’attenzione del pubblico e così la maga Carabosse, travestita da vecchia mendicante, porge un fuso alla principessa. Incuriosita dall’oggetto mai visto, Aurora tocca la punta del fuso e sviene: la fata dei Lllà interviene e trasforma la morte in sonno, con il suo dono. Gli invitati si addormentano e il castello viene avvolto da rovi e circondato da un fitto bosco.
Atto II
Scena Prima: trascorrono cento anni e, in una radura nei pressi del castello ancora avvolto dai rovi, una compagnia di nobili è presa in una battuta di caccia, allietandosi nel fitto bosco con pic-nic e danze. Tra questi è presente anche il principe Desirè. A un certo punto, l’atmosfera cambia e appare la fata dei Lillà, che in un sogno conduce il principe da Aurora, avvisandolo dell’accaduto. La visione di questa splendida principessa fa innamorare il giovane principe. finito il sogno, il principe si dirige al castello incantato. Scena Seconda: il principe riesce ad entrare nel castello e, trovata la principessa, le da un bacio, spezzando l’incantesimo; la corte allora si risveglia e le danze ricominciano; il principe potrà ora sposare la principessa Aurora.
Atto III
C’è una grande festa al castello e tra gli invitati compaiono il principe azzurro e la principessa Florin; compaiono anche molti dei personaggi delle fiabe di Perrault (Il gatto con gli stivali e la gatta bianca, Cenerentola e il Principe Fortuné, Cappuccetto rosso e il lupo). I due promessi sposi danzano, in un celebre Passo a Due, alla reggia di Floristano, e con loro anche tutti gli invitati in onore del futuro re e della futura regina.