Nove vittorie, dodici pareggi ed undici sconfitte per il Cosenza con 28 gol segnati e 36 incassati. I LUPI, undicesimi in classifica con 39 punti, sono all’epilogo di un ottimo Campionato se si considera il recente salto di categoria.
Sei i punti di vantaggio sulla zona play-out e sei quelli da recuperare dalla zona play-off per una squadra che, comunque, ha come obiettivo prioritario la salvezza. Quattro punti nelle ultime due gare, la squadra strizza l’occhio all’ottava piazza, ma non prima di aver blindato la permanenza nella cadetteria. L’attacco, purtroppo, è il peggiore del torneo, mentre la difesa è la sesta. In casa, sono sei i successi ottenuti in 16 gare complessive.
Lo Spezia, invece, è settimo a quota 46 ed è in piena zona play-off, con appena un punto di vantaggio sulla nona piazza; gli spezzini, quindi, devono guardarsi le spalle e centrare i tre punti per non perdere la posizione fin qui conquistata. Tre i successi nelle ultime quattro giornate, quinto attacco del torneo e decima difesa; in trasferta quattro successi in 15 gare disputate.
La direzione di gara è affidata al Signor Piscopo di Imperia affiancato dagli assistenti Mastrodonato di Molfetta e Scarpa di Reggio Emilia. Come al solito è straordinaria la cornice di pubblico al San Vito – Marulla, nonostante la tradizionale Pasquatta con il lungo ponte festivo e la leggera, ma insistente, pioggerellina che accompagna la prima mezz’ora di gara.
Le prime due occasioni del match sono per gli ospiti che con Okereke al 5’ e Da Cruz al 9’ portano due insidie alla porta difesa da Perina. La replica del Cosenza è immediata e già al 13’ i bruzi ottengono un penalty con conseguente espulsione di Mora che con un intervento di mano, su calcio d’angolo battuto da Embalo, s’improvvisa uomo-volley respingendo un pericoloso pallone quasi danzante sulla linea di porta.
Tutino dal dischetto, aimè, combina la frittata: tiro innocuo e al quanto telefonato che viene facilmente bloccato dall’esperto Lamanna. Risultato che, quindi, resta inchiodato sullo 0 a 0. C’è di buono, però, l’espulsione di Mora che priva lo Spezia, per quasi tutta la partita, di un uomo fondamentale per il loro centrocampo. E’ ovvio che con lui in campo avremmo visto un’altra partita, anche perché il Cosenza è capace di sprecare l’impossibile.
Toccherà a Dermaku, che già a Padova aveva tentato in una delle sue imprevedibili incursioni il colpo del KO, realizzare la rete della vittoria, dopo il palo colpito da un Embalo sempre più letale, quando al 55’, con caparbietà, si è trovato a dover spingere nel sacco un pallone ancora sospeso sulla linea di porta. E così, a dir poco in modo paradossale, colui che ancora esita sul suo rinnovo di contratto con il club rossublù, rinnova, al contrario, la permanenza del Cosenza in Serie B.
Per il resto si è trattato un totale ed assoluto dominio del Cosenza per tutti i 90’ minuti di gioco, compreso il recupero. Infatti, i rossoblù hanno scandito il ritmo della gara in ogni zona del campo. Lo Spezia si è reso pericoloso soltanto con due calci da fermo, uno di Bartolemei e l’altro di Galabinov, e con un diagonale di Maggiore subentrato al 75’ allo stesso Bartolomei. I calabresi, al contrario, hanno sfiorato il raddoppio in una serie infinite di occasioni che hanno visto i vari Palmiero, D’Orazio, Tutino e, in particolar modo, Garritano graziare, ripetutamente, la difesa ligure.
Ma al di là del magro bottino di reti, i 3 punti sono ugualmente arrivati anche se per il momento la matematica non certifica la definitiva salvezza dei LUPI, nonostante la squadra, il Mister e tutto l’ambiente possano già considerare raggiunto l’importante obiettivo.
In realtà, c’è ancora chi sogna di disputare i play-off, ma in tutta onestà, la difficile trasferta di Benevento e, soprattutto, i limiti di un attacco rivelatosi al quanto sterile e dissipatore (basta in fondo guardare la prova odierna), dovrebbero indurre ad una maggiore e realistica prudenza.
Ci è sembrato che lo stesso Braglia, con il proverbiale sarcasmo toscano che lo contraddistingue, abbia ribadito il medesimo concetto nelle dichiarazioni di fine gara: «Ci dobbiamo godere questa vittoria, poi da domani inizieremo, in tutta sincerità, a cercare di divertirci e di rompere le scatole agli altri. Male che vada si perde.
Ho scelto il 3-4-3 perché volevo fare rincorrere Da Cruz e Okereke da Bittante e D’Orazio. Non abbiamo mai corso tanti rischi. Era il modo giusto per rischiare meno a mio avviso. Ci è andata bene anche se l’episodio del rigore ha fatto girare la partita dalla parte nostra.
Lo Spezia comunque ha sempre mantenuto ordine in campo, sono rimasti quadrati e hanno disputato una buona gara. Penso che abbiamo fatto qualcosa di importante, i ragazzi sono gli artefici di questo risultato. Anche chi non è stato impiegato tanto ha dato il suo contributo. Complimenti a chi ha giocato di più e chi ha giocato di meno.
E’ un punto di partenza, mantenere la categoria al primo anno di B non era per niente facile. Io ho già parlato in settimana sulla mia eventuale permanenza, non ho assolutamente problemi a rimanere qui. Sono a disposizione della società come è sempre stato, se i miei interessi e quelli della società combaciano allora proseguiremo insieme».
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Perina; Capela, Dermaku, Legittimo; Bittante (87’ Garritano), Palmiero (80’ Sciaudone), Bruccini, D’Orazio; Embalo (80’ Litteri), Tutino, Baez. A disp.: Quintiero, Saracco, Idda, Mungo, Schetino, Trovato, Hristov. All. Braglia
SPEZIA: Lamanna; Augello, Capradossi, Terzi, Vignali (80’ De Col); Mora, Ricci, Bartolomei (65’ Maggiore); Okereke, Galabinov, Da Cruz (72’ Gyasi). A disp.: Manfredini, Barone, Brero, Pierini, Crimi, De Francesco, Ligi. All. Marino
ARBITRO: Piscopo di Imperia (Mastrodonato – Scarpa)
MARCATORI: 55′ Dermaku
NOTE: Pioggia e serata ventilata, temperatura di circa 13°C. Terreno di gioco in buone condizioni. Al 15′ Tutino (C) si fa parare un calcio di rigore. Spettatori presenti 7402 di cui 35 ospiti (6123 paganti + 1538 abbonati)
Ammoniti: Dermaku (C), Terzi (S), Báez (C), D’Orazio (C), Ricci (S), Legittimo (C)
Espulso: al 13′ Mora (S) per fallo di mani in area di rigore
Angoli: 9-5 (pt 5-1)
Recupero: 1′ pt; 5′ st
(Foto a cura di Michele De Marco – Sito Ufficiale Cosenza Calcio)