Per il Cosenza un solo punto nelle ultime 6 partite. Dopo un buon avvio di Campionato, qualcosa sembra essersi incappata. Contro la Cremonese un’altra prestazione deludente e ora si fa dura la contestazione dei tifosi

Un goal per tempo e la squadra di Pecchia ha chiuso la pratica Cosenza con il più classico dei risultati: 2 a 0 per gli ospiti e calabresi ancora una volta a bocca asciutta. Non ci sono più alibi per gli uomini di Zaffaroni. Una squadra spuntata e, soprattutto, macchinosa nel palleggio. Va bè che i Lupi hanno ormai puntato alle sole ripartenze per sorprendere gli avversari. Per il resto, una vera e propria noia vederli giocare, specie quando si permettono di sbagliare anche i passaggi più elementari nella propia trequarti campo.

Eppure al 4′ minuto Caso è stato capace di divorarsi la più facile delle occasioni, quando si è presentato solo davanti a Cornesecchi. Dopodiché, ci ha pensato la Cremonese a menare le danze con i silani costantemente rintanati nella propria metà campo e pronti a concedere l’iniziativa agli avversari. Come nella migliore tradizione italiana, al quanto vecchia e superata, si tratta di un calcio che vorrebbe sfruttare il cosiddetto ‘contropiede‘, secondo il lessico di un tempo, ma che trova serie ed evidenti difficoltà ad imporsi, se non si dispone degli interpreti giusti.

Occorrono, infatti, ali e mezzali veloci e quindi né Anderson, Corsi, Gerbo e Carraro, sembrano, a nostro avviso, in grado di avanzare e portare palla alla velocità di un Caso o un Millico. Oltretutto, è un momento in cui anche Gori appare in preoccupante calo rispetto alle sue prime uscite al San Vito-Marulla, per cui il gioco proposto dalla squadra rossoblù appare comunque prevedibile e scontato, specie se la difesa avversaria evita di mantenere il baricentro alto.

L’esatto contrario di quanto, invece, hanno fatto i grigiorossi al 34′ confezionando la rete del vantaggio con Strizzolo, maturata proprio da una manovra fluida ed immediata che ha portato Gaetano, libero di svariare sia a destra che a sinistra, a fornire l’assist vincente a centro area. Il raddoppio è poi arrivato nella ripresa su calcio di punizione diretto, battuto da Valeri, mentre il Cosenza soltanto con Millico, all’83’, ha cercato di dimezzare la distanza.

Chiaro che con questa media punti il rischio è quello di sprofondare sempre più in basso e questo i tifosi lo hanno perfettamente capito, tant’è che nel finale di gara cori e fischi di disappunto hanno fatto salire i decibel nello Stadio. Non sono, ovviamente, mancate le contestazioni rivolte all’indirizzo di patron Guarascio, verso il quale era scattata una sorta di ‘tregua‘ dopo l’incoraggiante avvio di Stagione. Ora lo scenario è, purtroppo, mutato e, salvo clamorose sorprese, non fanno intravvedere all’orizzonte un Natale sereno per la squadra rossoblù. La prossima, tra l’altro, si giocherà a Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone, un campo che a Maggio scorso sentenziò un amaro verdetto per la città bruzia.

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Vigorito; Tiritiello, Rigione, Venturi; Anderson (54′ Millico), Carraro, Palmiero (58′ Kristoffersen), Gerbo, Corsi; Gori (54′ Boultam), Caso. A disposizione: Saracco, Matosevic, Panico, Pandolfi, Pirrello, Sy, Vallocchia, Minelli, Florenzi. All. Zaffaroni

CREMONESE: Carnesecchi; Crescenzi (46′ Sernicola), Bianchetti, Ravanelli, Valeri; Bartolomei (49′ Valzania), Fagioli; Baez (79′ Di Carmine), Gaetano, Buonaiuto (67′ Ciofani); Strizzolo (67′ Zanimacchia). A disposizione: Ciezkowski, Sarr, Fiordaliso, Nardi, Meroni, Okoli, Deli. All. Pecchia

ARBITRO: Maggioni di Lecco (Trinchieri – Barone)

IV UOMO: Di Marco di Ciampino. VAR: Pezzuto di Lecce

AVAR: Lanotte di Barletta

MARCATORI: 34′ Strizzolo, 52′ Valeri

NOTE: Giornata soleggiata, temperatura di 16°C. Terreno di gioco in buone condizioni. Presenti 2.728 spettatori

Ammoniti: 37′ Crescenzi (CR), 47′ Carraro (CO), 66′ Rigione (CO), 78′ Valeri (CR)

Angoli: 2-4 (pt 1-2)

Recupero: 1′ pt; 5′ st