A Ferrara la squadra rossoblù perde per 5 reti a 0, un passivo pesante che sommato alle ultime pessime uscite contro Reggina e Genoa è un segnale a dir poco allarmante
Che il Cosenza visto in questo ultimo mese fosse una squadra nettamente in crisi, lo avevano capito in molti. Nella trasferta odierna, poi, un po’ per sfortuna e po’ per evidenti limiti di gioco, è scaturita la peggiore prestazione non solo di questa Stagione, ma degli ultimi anni della Serie B, tant’è che occorre andare a ritroso con la mente, per ritrovare nel 5 a 1 di La Spezia un risultato altrettanto umiliante ed imbarazzante.
Per De Rossi, tuttavia, nel giorno del suo debutto casalingo sulla panchina della Spal, si è trattato di un tranquillo pomeriggio di calcio, dinanzi ad un avversario giunto in Emilia con le idee abbastanza confuse e, soprattutto, con il fiato corto, al punto di non opporre alcuna resistenza alle avanzate dei suoi uomini.
Il Cosenza, nel corso della partita, ha tenuto i ritmi bassi pagando, in ogni caso, le strategie di una Spal che già dalla propria trequarti ha letteralmente surclassato gli avversari, mettendo in difficoltà la squadra di Dionigi abituata a difendere, come al solito, sin troppo bassa.
Il primo gol, infatti, è arrivato al 10′ minuto di gioco, in modo abbastanza fortuito, scaturito dal tiro di Maistro deviato in porta da Moncini. Molto più netto ed evidente il raddoppio di Dickmann al 22′, (anche se a terra era rimasto un difensore del Cosenza), intervenuto di testa sul traversone di Tripaldelli.
Al 48′ l’erroraccio di Matosevic dopo la deviazione, quasi impercettibile, di Panico sul tiro del solito Dickmann. Al 57′ è ancora Matosevic, questa volta insieme a Vaisanen, a combinarla grossa in quanto regalano a Maistro la palla del 4 a 0. Al 73′ è Peda su colpo di testa a siglare la rete che chiede il match. In mezzo a tutto questo disastro soltanto il tiro di Brescianini finito di poco a lato al 14′, la conclusione di Butic al 32′ ed il gol annullato a Rigione al 70′ per netta posizione di fuorigioco.
Dionigi, d’altronde, già nelle ultime recenti uscite, è apparso sin troppo confuso e privo di qualsivoglia argomento convincente a difesa di una squadra sembrata amorfa e rabberciata, che né contro la Reggina (prima), né contro il Genoa (dopo), ha dato la benché minima sensazione di proporre un gioco in grado di mettere in difficoltà gli avversari.
Oggi più che mai, dovrà fornire una spiegazione, quanto meno plausibile, dinanzi a questo evidente tracollo, altrimenti toccherà a Guarascio prendere la decisione migliore per il bene della Società, giacché così non è proprio pensabile poter proseguire il cammino.
IL TABELLINO DEL MATCH:
SPAL: Alfonso, Tripaldelli, Dalle Mura, Esposito, Meccariello (67′ Almici), Moncini (67′ Finotto), La Mantia, Murgia (76′ Prati), Dickmann (60′ Fiordaliso), Peda, Maistro (60′ Valzania) A disposizione: Thiam, Zanellato, Celia, Rauti, Tunjov, Breit, Rabbi All.: De Rossi
COSENZA: Matosevic, Rispoli, Brescianini (52′ Kornvig), Rigione, D’Urso (73′ Sidibe), Brignola (52′ Zilli), Panico (52′ Gozzi), Vaisanen, Venturi, Butic (77′ Nasti), Voca A disposizione: Marson, Calò, Larrivey, Meroni, Merola, Vallocchia, Arioli All.: Dionigi
ARBITRO: Giovanni Ayroldi di Molfetta
ASSISTENTI: Domenica Rocca di Catanzaro e Francesco Cortese di Palermo
IV UFFICIALE: Antonino Costanza di Agrigento
VAR: Valerio Marini di Roma 1
AVAR: Michele Lombardi di Brescia
MARCATORI: 10′ Moncini (S), 22′ Dickmann (S), 48′ Dickmann (S), 57′ Maistro (S), 73′ Peda (S)
NOTE: Giornata di sole e terreno di gioco in ottime condizioni
Ammoniti: 52′ Venturi (C), 65′ Murgia (S), 69′ Esposito (S), 72′ Rigione (C), 72′ Alfonso (S), 77′ Sidibe (C), 86′ Valzania (S), 89′ Vaisanen (C)
Espulsioni: —
Recupero: 4′ pt
*L’immagine in evidenza è a cura della Spal Calcio