Lo ha detto il Commissario per l’emergenza parlando su RAI 3 ricordando, inoltre, che i contratti aggiuntivi sottoscritti dall’Ue con Pfizer e Moderna consentiranno di raggiungere tale obiettivo
«Nel corso dell’anno – ha, poi, aggiunto – l’Italia otterrà 60 milioni di dosi da questi due produttori e potremo vaccinare 30 milioni di italiani». Luca Richeldi, inoltre, Presidente della Società italiana di pneumologia e componente del Comitato tecnico scientifico ha ribadito in una dichiarazione all’Ansa che «In Italia resta, al momento, l’indicazione di effettuare la seconda dose, ovvero il richiamo, del vaccino Pfizer-BioNTech dopo 21 giorni dall’inoculazione della prima. Ciò sulla base delle attuali indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco e degli studi disponibili».
Al momento, nel Paese, i vaccinati sono circa 628 mila con una somministrazione del 68,4% delle dosi consegnate. Ciò, è quanto emerge dal report delle 20:45 di Domenica 10 Gennaio. L’Umbria, ad esempio, ha già somministrato l’89,8% delle dosi consegnate, seguita da Campania (89,5%) e Veneto (87,9%). All’ultimo posto la provincia autonoma di Bolzano (34,8%), preceduta da Calabria (41,8%) e Lombardia (43,1%).
Arcuri ha, infine, risposto al Governatore della Campania che si era allarmato sull’esaurimento delle dosi nella sua Regione. «De Luca – ha detto il Commissario – sa già che a breve ci sarà la nuova distribuzione dei vaccini. Lui ha giustamente lanciato l’allarme, ma se domani il modello distributivo di Pfizer funzionerà, e io non ho dubbi su questo, riceverà le nuove dosi».