La scrittrice trionfa con un libro che racconta un duplice femminicidio nelle montagne del suo Abruzzo
Dopo averlo inseguito per anni, Donatella Di Pietrantonio corona il sogno del Premio Strega. L’età fragile (Einaudi) vince, infatti, con largo vantaggio: 189 voti contro i 143 di Dario Voltolini, autore di Invernale (La nave di Teseo). Nessuna sorpresa, dunque. Rispettate le previsioni.
Entrata scenica sul Palco di Villa Giulia con tutti i finalisti abbracciati in cerchio come prima di un match di rugby, ma nessuna danza tribale. Tirano fuori dei cartelli: «I libri sono in gara, chi li scrive no». Parte, a quel punto, la trasmissione TV con Geppi Cucciari, affiancata nella diretta da Pino Strabioli.
La vittoria di Di Pietrantonio era, comunque, nell’aria. Il suo libro ha conquistato tutti. Sarà che la fragilità è una categoria dei nostri tempi. Einaudi naturalmente ci ha puntato con convinzione. «Voglio solo promettere che userò la mia voce in difesa dei diritti delle persone per cui la mia generazione ha molto lottato e che oggi mi sembrano non più scontati» sono state, infine, le parole della vincitrice.