E’ terminato da poco il discorso in Senato del neo Presidente del Consiglio Mario Draghi. In serata è prevista la votazione. «Non c’è nulla che faccia pensare che possa far bene senza il sostegno convinto di questo Parlamento»

«Il primo pensiero che vorrei condividere riguarda la nostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamati tutti, io per primo», sono state le prime parole di Mario Draghi rivolgendosi ai Senatori nel giorno della fiducia. Ovviamente, non è mancato un pensiero alle tante vittime del Covid e a coloro che soffrono per le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria. Inoltre, ha ringraziato l’ex premier Giuseppe Conte per aver affrontato un’emergenza «come mai dall’Unità d’Italia».

«L’esecutivo sarà convintamente europeista e atlantista, in linea con gli ancoraggi storici dell’Italia», ha poi proseguito Draghi, congedendo anche un passaggio sulle questioni legate all’immigrazione: «Cruciale sarà la costruzione di una politica europea dei rimpatri dei non aventi diritto alla protezione internazionale, accanto al pieno rispetto dei diritti dei rifugiati».

Dopo un lungo dibattito, il voto è previsto in serata, alle ore 23:00, quando ci sarà la prima chiama. Il Paese, ovviamente, si attente molto dal nuovo Governo, anche per l’ampio sostegno dei partiti presenti in Parlamento, se si esclude Fratelli d’Italia che ha già deciso di votare NO e alcuni dissidenti del Movimento 5 Stelle che, tuttora, restano un’incognita. Infatti, il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra, eletto in Calabria, ha ribadito la sua linea: «Al 99,99% non voterò la fiducia, anche se ascolterò bene quello che si dirà in Aula».