E in alcune zone della Sardegna non piove addirittura da 9 mesi
Siamo solo a Gennaio, ma i pesanti cambiamenti climatici, che hanno fatto sì che il 2023 venisse registrato come l’anno più caldo della storia, continuano a far sentire i loro effetti. L’aumento delle temperature anche nei mesi freddi ha avuto pesanti ripercussioni sulla coltivazione nazionale, per cui il problema della siccità inizia ormai a farsi sentire anche nei primi periodi dell’anno, che sono normalmente quelli che registrano le medie stagionali più basse.
I primi allarmi dell’anno sono quelli che, infatti, arrivano dai territori di Sicilia e Sardegna. I numeri danno un quadro della situazione che appare già grave. Dicembre, oltretutto, ha fatto registrare per il quarto mese consecutivo, pesanti deficit negli accumuli pluviometrici, determinando una situazione per alcuni versi del tutto inedita.
Mai in Sicilia, dal 1921, le precipitazioni erano state così scarse nel secondo semestre dell’anno. La situazione è talmente difficile e si sta estendendo a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola. Quadro, dunque, già drammatico con Aziende in ginocchio, in cui allevatori e agricoltori sono disperati e dove il bestiame è oramai stremato.
«Non piove da 9 mesi e l’erba non cresce. Abbiamo verificato una situazione che mai ci saremmo immaginati» ha spiegato, infine, Tore Piana Presidente del Centro Studi Agricoli. E pensare che siamo ancora in pieno inverno e le temperature dovrebbere essere, quindi, ancora lontane dal dover far registrare simili preoccupazioni.