Non si attenuano le polemiche in merito al presente e, soprattutto, al futuro del Cosenza Calcio, specie dopo il Comunicato stampa diffuso dal Gruppo iGreco sul loro palesato interessamento all’acquisto della Società
Dopo una prima dichiarazione di patron Guarascio nella quale si era dichiarato disponibile alla cessione qualora fosse giunta una congrua ed equa offerta da parte di nuovi acquirenti, dinanzi agli sviluppi di queste ultime ore c’è, invece, da registrare una totale chiusura da parte del titolare dell’Azienda Ecologia Oggi, ad intavolare eventuali trattative.
L’ipotesi della vendita era, comunque, trapelata nel corso dell’incontro privato avuto dallo stesso Guarascio con il Sindaco della città Mario Occhiuto, ma a quanto pare, sembra si sia trattato dell’ennesimo bluff messo in atto da un personaggio ostinato e, al quanto, indecifrabile.
Intanto, gli toccherà restituire alla Lega i soldi ricevuti sulla base alla legge Melandri: 800 mila euro di rimborso per non aver raggiunto la necessaria soglia di minutaggio nell’utilizzo dei giovani Under 23. Ovvio che, a fronte di questo nuovo obbligo, sarà impossibile aspettarsi particolari investimenti per rilanciare il progetto Cosenza specie in una categoria, quella di Lega Pro, in cui gli introiti sono molto al disotto della Serie B.
Si intravvedono, così, molte nubi all’orizzonte. D’altronde, i tifosi rossoblù non ci stanno e chiedono, da diverse settimane, di fare il fatidico ‘passo indietro’ all’imprenditore di Parenti che, nonostante tutto, non si arrende e continua imperterrito ad ignorare la feroce ed infuocata contestazione nei suoi confronti.
Su i social, nel frattempo, molti gruppi organizzati di supporter fanno sapere che non appena il pubblico sarà riammesso negli Stadi, sono pronti a disertare le partite casalinghe per seguire la squadra soltanto nelle trasferte. Questo, naturalmente, per procurare un danno economico alle casse dell’attuale proprietà, in una lotta senza quartiere che con molta probabilità sarà portata sino all’estreme conseguenze, ignorando qualsiasi tipo di prospettiva per il futuro della Società bruzia, tranne una: la definitiva cacciata di Guarascio dal Cosenza Calcio.