Il vincitore farà tappa in diverse località italiane particolarmente attive sul territorio nella promozione della lettura e che collaborano da anni con il Premio
«Due vite di Emanuele Trevi è un libro capace di trasformare l’intimità e la malinconia in letteratura, rendendole universali a avvicinandole alle vite di tutti. Ed è un libro che non assomiglia a nessun altro. Per questo lo candido con entusiasmo al Premio» aveva dichiarato Francesco Piccolo nel presentare la sua proposta. Cosicché, Trevi vince il premio grazie a 187 voti, seguito da Donatella Di Pietrantonio con Borgo Sud, pubblicato da Einaudi.
La serata è stata trasmessa in diretta televisiva su Rai 3, per la conduzione di Geppi Cucciari e si è svolta nella suggestiva cornice del Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma. Il riconoscimento è stato consegnato da Giuseppe D’Avino, Presidente di Strega Alberti Benevento. Importante affermazione, inoltre, della storica casa editrice Neri Pozza, nata nel primissimo dopoguerra dall’editore omonimo, ex partigiano, che da fine anni ’80 è stata acquisita dal Gruppo Athesis, proprietario di diversi importanti quotidiani e TV locali nell’area veneto-lombarda.
L’autore, lo ricordiamo, è nato a Roma nel 1964 e collabora sia con il Corriere della Sera che con il Manifesto. Fra le sue opere si annoverano: I cani del nulla (Einaudi 2003), Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza 2004), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli 2010), Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie 2012), Il popolo di legno (Einaudi 2015) e Sogni e favole (Ponte alle Grazie 2019).
«Il Premio lo dedico a mia madre che è mancata durante questo periodo infernale della storia umana, che si sarebbe divertita a vedere questa storia in televisione perché amava tutte le gare da X Factor a Sanremo. Mi dispiace moltissimo perché l’altra volta è rimasta malissimo che avevo perso». ha, infine, sottolineato il vincitore di questa 75ª edizione.