In Spagna è stata l’occasione per approfondire le strategie di sviluppo del Settore e avere significativi incontri e relazioni coi principali protagonisti del turismo mondiale

L’appuntamento si riconferma come uno dei più grandi eventi internazionali, in quanto svolge una funzione cardine per la ripresa turistica internazionale. La manifestazione ha riunito un totale di circa 7 mila partecipanti, con la presenza di diverse Aziende e destinazioni di 107 Paesi.
L’Italia come la Spagna, infatti, è una località a grande vocazione turistica e rappresenta una porta d’ingresso in Europa di tutti i flussi di lingua spagnola che provengono dall’America del Sud. Questa edizione di Fitur ha previsto, altresì, anche una partecipazione in forma virtuale attraverso la piattaforma Fitur LiveConnect, che sarà operativa fino al prossimo 4 Febbraio.
Fra le presenze degli stranieri in Italia negli ultimi 5 anni pre-pandemia, la Spagna si è posizionata ai primi posti con una media di oltre 5 milioni di visitatori, tant’è che le presenze negli esercizi ricettivi italiani sono aumentate del 14,4%, con una forte prevalenza di giovani, perlopiù di età compresa tra i 25 e 34 anni.
«Gli spagnoli in Italia stanno iniziando a privilegiare l’extralberghiero – fa, intanto, sapere il Presidente di Enit Giorgio Palmuccianche se il 71% delle presenze totali è in hotel. Tuttavia, a crescere di più sono le notti in B&B, Agriturismi, Campeggi, Villaggi e Alloggi in affitto, dato significativo di un nuovo trend».