Il turco contro il Cagliari illumina la scena
Questa Juventus non può prescindere, lì davanti, dalla freschezza e dall’imprevedibilità di Yildiz. La prestazione della Unipol Domus, che ha assunto sfumature tra lo sconcertante e il deludente a seconda delle fasi di gara, l’ha ribadito ancora una volta.
Il primo tempo dei bianconeri, infatti, è stato di rara pochezza, per idee di gioco e per qualità tecnica. Alcaraz fra le linee non è mai riuscito ad emergere, Chiesa si è espresso con una sola fiammata in occasione della rete annullata per fuorigioco a Vlahovic. Decisamente troppo poco.
La ripresa, comunque, non si è rivelata esaltante, ma almeno ha visto una squadra più propositiva, più reattiva e, soprattutto, più connessa. L’impatto di Yildiz sulla gara è stato evidente fin dalle prime battute, sempre nel cuore della manovra bianconera e da subito a suo agio nel toccare il pallone a ripetizione.
Il classe 2005 ha provato a dare la scossa sfoggiando buona parte del suo bagaglio tecnico, una volta tentando l’uno contro uno e l’altra smistando con precisione la sfera per il definitivo pareggio. Poi, al 95′ è andato anche vicino al goal che avrebbe, forse, blindato il posto Champions.
*L’immagine in evidenza è a cura della Juventus F.C.