Una riflessione sul Welfare e sulla famiglia in un dibattito aperto
Per la nostra Costituzione la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio. L’espessione è, comunque, ambigua. Come può, infatti, un Istituto giuridico, storicamente definito e mutevole, fondare un fatto naturale? Semmai dovrebbe essere il contrario. Secondo Chiara Saraceno la Costituzione è un «meraviglioso ippogrifo concettuale», una creazione di fantasia che, mescolando aspetti biologico-naturalistici e istituzionali ed è stata nel tempo fonte di tensioni e paradossi.
E che a tutt’oggi impedisce alle coppie omosessuali quell’accesso al matrimonio che è già diventata realtà in molti altri Paesi. Ora, la più nota e autorevole sociologa del nostro Paese ha ribadito questa posizione in un interessante pubblicazione realizzata con Maria Novella De Luca. Partendo dalla famiglia, il libro si legge d’un fiato.
Saraceno si è occupata nel tempo come Sociologa accademica, studiosa orientata alle policiese, non ultimo, come intellettuale pubblica. È una costruzione culturale le cui forme e contenuti differiscono nel tempo e nello spazio, come dimostrano decenni di ricerche storico antropologiche. Occorre, tuttavia, prendere atto che ci possono essere diversi modelli di famiglia e, quindi, aprirsi al pluralismo di forme e contenuti, nel rispetto della libertà e della dignità di ciascuno individuo.