Una spettacolare pioggia di cenere è caduta in gran parte della provincia di Catania. L’eruzione del vulcano ha provocato due colate laviche che si sono riversate nella valle del Bove e in quella del Leone
Un’alta nube scura si è innalzata verso il cielo nella giornata di ieri, Lunedì 16 Febbraio. Squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute in tutta la zona per verificare sui tetti delle case possibili danni provocati dalla caduta di lapilli, sassi e pietre vulcaniche. Si è trattato, comunque, di un’imponente forza eruttiva dell’Etna, spesso accompagnata da intensi e fragorosi boati.
La forte attività esplosiva è avvenuta nella parte Sud-Est dal cratere. L’Aeroporto Internazionale di Catania è stato costretto a sospendere la propria operatività in quanto il buio circostante non garantiva affatto la sicurezza dei voli. Inoltre, il Sindaco catanese Salvo Pogliese, al fine di tutelare la pubblica incolumità, ha deciso di firmare un’Ordinanza con la quale ha vietato, sino al ripristino delle condizioni di sicurezza, la circolazione dei mezzi a due ruote, imponendo la riduzione della velocità di percorrenza a tutti i veicoli.
La situazione, costantemente monitorata non desta, tuttavia, particolari preoccupazioni, anche se, dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico nel corso delle ore si è mantenuta su valori elevati. I centri urbani maggiormente interessati dal fenomeno eruttivo, oltre alla città capoluogo, sono Nicolosi, Pedara e Mascalucia.
*L’immagine in evidenza è a cura di Domenico Mazzaglia