Un grazie a Francesca Fialdini e Lodo Guenzi per aver guidato con maestria e passione questa edizione
È Alma, romanzo di confini di Federica Manzon, unica donna tra gli scrittori Finalisti, ad aggiudicarsi la 62ª edizione del Premio Campiello, con 101 voti. Un’edizione che sarà ricordata per la qualità (altissima) dei romanzi in gara. Nel filo rosso che ricorre in queste storie le figure, appunto, dei genitori.
Ed è proprio la storia di un ritorno quella che Manzon, nata a Pordenone nel 1981, racconta nel romanzo pubblicato da Feltrinelli. La morte del padre, che le ha lasciato in eredità una scatola piena di documenti, offre alla protagonista (Alma), diventata giornalista affermata e da tempo trasferitasi a Roma, l’occasione per tornare a Trieste da dove era fuggita.
La scrittrice, che vive, quindi, tra Milano e Trieste, dove si è laureata in Filosofia, ha intrecciato in questo romanzo un percorso di identità, memoria e storia. E, infatti, i padri e le madri sono le figure che più hanno segnato questa edizione del Premio Campiello.