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Venne introdotta in Italia nel 1912, ma nel 1946 la Giornata assunse carattere nazionale con l’introduzione di regalare la mimosa, che fiorisce proprio in Marzo

Negli anni ’50 la Giornata che rivendicava i diritti delle donne fu molto contrastata e anche la distribuzione delle mimose fu vista come un gesto eversivo. Con il passare degli anni, poi, l’8 Marzo è stato a volte osteggiato, impedito, destituito del suo valore, e spesso commercializzato. Ma è negli anni ’70 che riprende vigore con la nascita del Movimento Femminista.
Per l’ufficialità a livello internazionale bisognerà attendere il 16 Dicembre 1977, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite propose ad ogni Paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all’anno Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e per la pace internazionale.
Adottando questa risoluzione, l’Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine ad ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi ad una piena e paritaria partecipazione delle stesse alla vita civile e sociale dei loro Paesi.
Con la nascita di alcuni Movimenti come quello argentino di Ni una menos, Non una di meno, la ricorrenza ha ripreso vigore, tanto che nel 2017 fu proclamato per la prima volta uno sciopero globale a cui aderirono circa 40 Paesi fra cui l’Italia, in cui donne fra loro culturalmente molto diverse, unite contro la violenza di genere, si ritrovarono in prima linea.