Il pittore si spense a Firenze il 18 Aprile 1504
Filippino fu sempre molto amato dal popolo fiorentino, per il carattere solare e il talento che gli era universalmente riconosciuto. Era figlio di Filippo Lippi e il diminutivo serviva a distinguerlo dal padre. Nacque, tuttavia, da uno scandalo amoroso e galeotta fu proprio l’arte, ovvero un ritratto che Filippo fece alla madre Lucrezia.
La coppia ebbe anche una figlia ed in seguito fu Cosimo il Vecchio ad intercedere in modo che Papa Pio II° sciogliesse i loro voti, affinché si potessero sposare. Alla fine il matrimonio non avvenne, ma si amarono sempre e convissero in una casa in Piazza del Duomo.
Filippino si formò presso la Bottega del padre, con il quale, ancora ragazzo, partecipò alla decorazione del Duomo di Spoleto. Con la scomparsa del caro genitore divenne allievo di Sandro Botticelli. Fra i 2 si stabilì un rapporto umano che andò oltre la collaborazione artistica, poiché questi gli fu maestro e padre putativo.
Filippino Lippi morì purtroppo giovane, a 47 anni, e l’evento fu di proporzioni cittadine, tant’è che migliaia di fiorentini parteciparono alle esequie di questo illustre figlio di Firenze. Fu sepolto a ridosso della Chiesa di San Michele Visdomini, come ricorda una targa. Il giorno del funerale, proprio come fosse un Principe, tutte le Botteghe di Via de’ Servi furono chiuse per lutto, onorando il passaggio del Corteo funebre.
*L’immagine in evidenza è a cura di Sei Asada