È il contenuto della Legge approvata ieri dalla Camera. Prima firmataria Michela Vittoria Brambilla
Diventano, dunque, gli animali i veri protagonisti di una Legge. Chi li aggredisce sarà, infatti, punibile con Carcere o sanzioni non per aver ferito i sentimenti dei padroni-proprietari, ma perché non ha rispettato direttamente loro, le vittime. È un cambio di paradigma, un ulteriore passo avanti verso il loro riconoscimento.
Questo principio guida, in linea con la recente Riforma Costituzionale, è contenuto nel provvedimento approvato ieri alla Camera dei Deputati, che passo dopo passo sta rendendo sempre più sicura e protetta la vita degli esseri senzienti, privi del dono della parola, eppure così generosi nel dare affetto. Fra i divieti innovativi, quello di tenere un cane alla catena.
«Dedico alle vittime mute e invisibili – ha esultato la Brambilla – il frutto di questo grande, incessante impegno. È una rivoluzione. Di fronte all’obiettiva gravità di certe condotte, abbiamo dato voce a un sentimento di profonda indignazione in ampi Settori dell’Opinione pubblica. Basta con l’impunità. La mia battaglia non ha colore politico». Vengono, tra l’altro, colpiti con maggiore severità gli Organizzatori di spettacoli e manifestazioni che comportano strazio e sevizie per gli animali.