Quarto risultato utile consecutivo per la squadra di Occhiuzzi che, nonostante tutto, non riesce ancora a vincere nel proprio Stadio
Come all’andata, Cosenza e Spal dividono la posta in gioco, conquistando un punto ciascuno. Calabresi decisamente più equilibrati e più sciolti rispetto alle ultime uscite al San Vito-Marulla che confermano, in ogni caso, quanto visto di buono contro Monza ed Entella. Emiliani, ovviamente, con un tasso tecnico superiore, che consente loro di puntare alla promozione diretta in Serie A, anche se dal confronto odierno le differenze fra le due squadre non sono state, alla fine, così evidenti. Merito soprattutto di Occhiuzzi per aver dato ai Lupi una precisa identità di gioco.
A fronte del maggiore palleggio degli avversari, il Cosenza ha agito principalmente di rimessa. Ed è proprio da una veloce ripartenza impostata da Gerbo, che al 25′ Sciaudone ha trovato la rete del vantaggio su splendido tocco a smarcare di Tremolada. La Spal, tuttavia, si era pericolosa al 17′ con una conclusione a giro di Strafezza. Stesso copione nella ripresa, anche se la squadra di Marino, dalle prime battute, era apparsa un po’ più lenta e macchinosa. Sta di fatto che al 57′, dal solito calcio da fermo, Mora ha riportato il risultato in equilibrio insaccando di testa sotto la traversa.
Da quel momento la gara si è accesa, regalando non poche emozioni, anche perché le squadre si sono allungate, offrendo spazi più ampi di manovra. Al 62′ Falcone ha effettuato il consueto intervento salvifico su tiro al volo di Valoti, ripetendosi ancora una volta nel finale (87′), sullo sgusciante ed imprevedibile Moro. Straordinaria, oltremodo, la punizione a giro di Tremolada che all’81’ ha severamente impegnato Berisha, costringendolo a smanacciare in angolo. Lo stesso, in realtà, aveva già preso la mira al 70′ con il suo tagliente sinistro, questa volta sul palo opposto.
Episodio, comunque, controverso all’83’ per il presunto goal del vantaggio della Spal annullato, appunto, al subentrato Moro. Marino non ci sta e a fine gara dichiara: «Il fuorigioco fischiato non aveva ragione d’esistere. Ogni settimana c’è sempre qualcosa che non va». Rammarico, invece, per Occhiuzzi che a fine gara mostra il suo disappunto «per non averla chiusa nel primo tempo». Ma il pari, dopotutto, sembra essere il risultato più giusto che accontenta entrambe le formazioni.
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Falcone; Ingrosso, Idda, Legittimo; Gerbo, Sciaudone, Petrucci, Vera (88′ Corsi); Tremolada (83′ Bahlouli); Carretta, Gliozzi (59′ Trotta). A disposizione: Matosevic, Saracco, Schiavi, Ba, Kone, Antzoulas, Sueva. All. Occhiuzzi
SPAL: Berisha; Okoli, Vicari, Ranieri; Dickmann, Missiroli (75′ Segre), Mora (72′ Esposito), Valoti, Strefezza; Paloschi, Seck (72′ Moro). A disposizione: Thiam, Gomis, Tomovic, Spaltro, Sala, Tumminello. All. Marino
ARBITRO: Eugenio Abbattista di Molfetta (Yoshikawa – Di Monte)
IV UOMO: Antonio Rapuano di Rimini
MARCATORI: 25′ Sciaudone (C), 57′ Mora (S)
NOTE: Partita disputata a porte chiuse. Giornata soleggiata con temperatura mite
Ammoniti: 10′ Gerbo (C), 30′ Valoti (S), 79′ Okoli (S)
Angoli: 3-8 (pt 0-2)
Recupero: 1′ pt; 3′ st