Come ogni anno la città toscana ricorda l’eccidio Nazifascista avvenuto il 12 Agosto 1944

Nel piccolo Borgo di Sant’Anna di Stazzema, l’alba di 80 anni fa si colorò di sangue per mano dei Nazisti, che rastrellarono i civili, li chiusero nelle stalle o nelle cucine delle case e li uccisero con colpi di mitra, bombe a mano e altri tipi di efferata violenza. In poco più di 3 ore furono massacrate 560 persone. Poi, nel giro di altri 5 giorni uccisero 340 persone. Mitragliate, impiccate oppure bruciate anche con i lanciafiamme.
«Per la Repubblica oggi è giorno di memoria – ha ricordato il Presidente Mattarella -. Fu, purtroppo, una grande tragedia, che ha reso questi luoghi un sacrario europeo del dolore e simbolo del riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie. Una grande eredità morale è stata, dunque, lasciata dai sopravvissuti. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici».
«Ai discendenti e alle genti di Stazzema – ha, infine, dichiarato il Capo dello Stato – va il sentimento commosso dell’intera Nazione. Quello che, anche oggi, ci induce a respingere le ragioni della guerra come strumento di risoluzione delle controversie, per ricordarci che si tratta di crimini imprescrittibili, per accompagnarci sulla strada della civiltà e della pace, sconfiggendo chi fa crescere l’odio».