Su Discovery è stato visto soltanto da 926 mila spettatori, mentre su Rai 1Affari Tuoi ha superato 4,4 milioni di ascolti
Sicché il vero pacco, è Amadeus. Quando, qualche mese fa, traslocò dalla Rai a Discovery, non è stato per mancanza di soldi, ma per mancanza d’affetto. Quel giorno, quindi, avrebbe dovuto essere il prologo plumbeo dell’apocalisse delle TV pubblica. «La Rai ne uscirà sicuramente più povera e la televisione più triste» commentarono, infatti, i Partiti d’Opposizione.
Ed ora, dunque, ad essere più povera e più triste non è la Rai, ma proprio Discovery. Però, anche se i risultati d’ascolto sono terribili per una TV commerciale, non è questo il punto. I nuovi programmi, in genere, hanno bisogno di fidelizzazione. Solo Fabio Fazio è riuscito nel piccolo miracolo di spostare la massa critica del suo pubblico.
In blocco da Rai 3, migrarono, appunto, in quel momento sul canale privato, che tra l’altro stava subendo un cambio di paradigma narrativo e, al contempo, una crisid’identità. La televisione che cambia pelle ha bisogno di pazienza e di coraggio. Ma poi succede che ti accorgi che nessuno, in fondo è indispensabile.