L’effetto Hamilton ha acceso un incendio di passione nei cuori dei ferraristi

L’attesa è ormai agli sgoccioli. Nella notte italiana fra Giovedì e Venerdì la Formula 1 riparte, con le prove libere del Gran Premio d’Australia. A scanso di equivoci: non si vince con le operazioni di marketing. Ecco perché McLaren sta in cima ai pronostici. Nei test pre Campionato Norris e Piastri, intanto, volavano.
La Ferrari non parte davanti. Hamilton è motivatissimo, Leclerc pure, ma si respira una certa cautela. Forse non a caso Fred Vasseur, continua a spargere prudenza. A Milano il manager francese ha detto una cosa interessante o inquietante. Dipende dai punti di vista: «Non lasciatevi condizionare dai verdetti. I primi Gran Premi non saranno decisivi».
Ai media olandesi, Verstappen non ha fatto particolari promesse. Ha detto il detentore del titolo: «Non penso che Red Bull possa battersi per la vittoria a Melbourne. Siamo indietro, troppo indietro. In questo momento c’è una macchina dominante. La Ferrari? No, è la McLaren». Infine, la speranza d’Italia è il neo diciottenne Kimi Antonelli che prende in Mercedes il posto del veterano Hamilton. È una storia pazzesca, a patto però non si riveli un boomerang.