Ne ha parlato il Ministro della Cultura Dario Franceschiniintervenendo alla riunione informale dei Ministri della Cultura europei ad Angersnel quadro del semestre di presidenza francese dell’Unione Europea
«E’ necessario continuare a lavorare per una piattaforma digitale comune europea, anche attraverso collaborazioni fra pubblico e privato» ha ribadito il Ministro. Tant’è che i 27 Paesi dell’Unione sono il più grande produttore e consumatore mondiale di contenuti culturali.
«Distinti come singole nazioni – ha, poi, aggiunto Franceschini – siamo piccoli e non possiamo reggere il confronto con i giganti del web e con il mercato di lingua inglese e anglosassone. Possiamo e dobbiamo essere una forza comune enorme».
Il dibattito sull’informazione, anche prima dello scoppio della guerra in Ucraina dimostra, infatti, come sia centrale ed urgente assicurarne una forma libera, indipendente e pluralista.
«Per questo ritengo che sia fondamentale il sostengo pubblico all’informazione – ha, infine, concluso il Responsabile del dicastero alla Cultura – in particolare alle piccole realtà che da sole non ce la fanno, ma non solo, è necessaria anche un’opera di alfabetizzazione digitale informativa dei cittadini che rappresenterebbe il migliore antidoto alla disinformazione».