La collaborazione fra lo Stato e i privati è perfettamente in linea con i dettami della Costituzione che, all’articolo 9, richiede un impegno complessivo e condiviso di tutti, anche dei cittadini

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini, nel corso della presentazione del restauro dell’affresco Guido Reni al Casino dell’Aurora Pallavicini, ha inteso sottolineare, nel ringraziare la famiglia Pallavicini, i meriti «per quanto fatto per il restauro di questo affresco, ma anche per quello che ha fatto nei decenni per la tutela di queste bellezze e di questi manufatti». È importantissima, infatti, la parte pubblica, ma è altrettanto larghissima e diffusa la bellezza di Arte e Cultura di proprietà dei privati che è giuridicamente Patrimonio di quest’ultimi, ma appartiene alla ricchezza del Paese.
Purtroppo non è stato sempre così nel passato, anche a causa di alti e bassi normativi in questo Settore. «Noi abbiamo invertito la tendenza, ma dobbiamo fare sempre di più – ha, inoltre, ribadito il Ministro -. Anche perché se l’ordinamento impone, come giusto e inevitabile, dei vincoli e dei limiti, lo Stato deve anche riconoscere aiuti, sostegni, protezione, tutela in modo convincente, anche per quanto riguarda il Patrimonio custodito dai privati».
«Questa esperienza di successo – ha, poi, concluso Franceschiniimpone a tutti, a partire dal Ministero, di lavorare con ancora maggiore convinzione alla valorizzazione dell’immenso Patrimonio culturale sia statale che privato. Credo che il nostro Paese dovrebbe avere maggiore consapevolezza dell’importanza di questa ricchezza unica che abbiamo. Un restauro di immenso valore e una storia di grande collaborazione fra le istituzioni, tra pubblico e privato».