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Ricordate la favola del Castel di Sangro?

La squadra di un paesino da 5 mila anime dell’appennino abruzzese capace negli anni ‘80 e ‘90 di scalare la piramide del calcio fino alla Serie B? Ecco, il Presidente di allora era Gabriele Gravina. Sono 40 anni esatti, infatti, che l’attuale Presidente della Federcalcio si occupa costantemente di pallone e di tutto quello che ne consegue.
I suoi interessi, tuttavia, ruotano intorno al mattone. Oggi, seppur impegnato a Roma, vive a Sulmona, nonostante sia nato a Castellaneta, in provincia di Taranto. Laurea in Giurisprudenza, associazionismo e fede cattolica, conserva soprattutto una straordinaria fiducia in sé stesso. Il Castel di Sangro, nella Stagione 1996-1997, arriva dove nessuno avrebbe mai immaginato.
Gravina lascerà, poi, la presidenza nel corso di un’annata tormentata, anche se la cavalcata della Società diventerà il trampolino di lancio per la sua ascesa politica nel complicato mondo del calcio. Oggi, ricopre la carica di Vicepresidente Uefa, assai vicino a Ceferin, e tuttavia i nemici non gli mancano, sino a farlo diventare l’uomo più discusso e controverso ai vertici del pallone, spesso al centro di intricate vicende sportive.