Il Ministro del Turismo s’impegna a portare all’attenzione collegiale del Governo le richieste dell’intero Settore, a partire dalla proroga sulla moratoria dei prestiti bancari

Non di meno è necessario il ripristino della cassa integrazione. A riguardo è già in corso un dialogo con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Dialogo che dev’essere esteso anche alla fiscalizzazione dei nuovi oneri contributivi per le Imprese del Turismo con più di 15 dipendenti. «Il grido di dolore dell’Industria turistica – ha sottolineato Garavagliaè quello di un Settore dinamico che ha bisogno di programmare le stagioni con largo anticipo. Sono fiducioso che il Governo, nella sua collegialità, lo saprà raccogliere ed introdurre gli interventi per attenuare l’impatto economico negativo della pandemia, su un comparto così importante alla formazione della ricchezza del Paese».

Le perdite nell’anno appena trascorso dovrebbero aggirarsi intorno ai 2 mila miliardi rispetto al periodo pre-pandemico, secondo quanto previsto dall’Organizzazione mondiale del Turismo OMT che giudica, purtroppo, la ripresa del Settore ancora «lenta e fragile». Le restrizioni ai viaggi imposte negli ultimi giorni con l’apparizione della nuova variante Omicron, dimostrano che «la situazione è totalmente imprevedibile e che il comparto non è al riparo da incertezze capaci di provocare enormi danni economici», come ribadito dallo stesso Segretario Generale dell’OMT Zurab Pololikashvili.

Intanto, la Legge di Bilancio ha istituito un fondo di 150 milioni, e come ha ricordato il Segretario della CISL Luigi Sbarra, sono stati stanziati anche 700 milioni di euro proprio per finanziare altre settimane di Cassa Integrazione (CIG), anche se per la Presidente di Federturismo-Confindustria Marina Lalli: «La coperta è troppo corta e non basta per arrivare alla Primavera, quando speriamo si possa ricominciare a lavorare».