Si è spento all’età di 73 anni per problemi al cuore. Il fondatore di Emergency si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Statale di Milano per poi lavorare nel Comitato internazionale della Croce Rossa

Era malato da tempo. Per tutta la vita si è battuto in favore dei diritti umani, soprattutto in aree difficili come Africa, Asia, Est Europa e Medio Oriente. Con la sua Associazione Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa Sarti ed un gruppo di colleghi, ha offerto cure mediche e chirurgiche gratuite in numerose zone di guerra. Per circa 7 anni il medico e filantropo ha curato in Afghanistan migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo.

«Amici, il mio papà non c’è più. Io vi abbraccio ma non posso rispondere ai vostri tanti messaggi (grazie), perché sono qui: dove abbiamo appena fatto un soccorso e salvato vite. È quello che mi hanno insegnato lui e la mia mamma. Abbracci forti a tutte e tutti». Così ha scritto in un tweet la figlia Cecilia Strada, mentre Rossella Riccio, Presidente delle ONG, ha parlato all’Agenzia Adnkronos dicendo: «Siamo frastornati e addolorati. È una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore il mondo. Ci mancherà tantissimo».

Il medico nato a Sesto San Giovanni nel 1948, lascia così un vuoto immenso nel nostro Paese. Messaggi di cordoglio, infatti, sono giunti da vari leader politici e da esponenti di Governo. «Una vita dedicata agli altri e soprattutto ai più fragili e vulnerabili – ha dichiarato l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte -. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino». «Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta Emergency» ha, invece, ricordato il Ministro della Salute Roberto Speranza. «Da oggi l’Italia è più povera», ha poi chiosato nel suo messaggio di commiato il Segretario del PD Enrico Letta.