3 anni

Ok unanime del Parlamento a giro di vite sui reati contro il Patrimonio culturale, in cui viene potenziata la lotta al traffico illecito di Opere d’arte

«Una giornata storica, un grande passo avanti nella tutela e nella protezione del Patrimonio culturale e nella lotta al traffico illecito di opere d’arte». Così il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha commentato l’approvazione all’unanimità da parte del Parlamento della legge che riforma le disposizioni penali a tutela del Patrimonio culturale.
Il Parlamento ha, infatti, approvato definitivamente una legge attesa da anni che ribadisce la centralità della cultura nelle scelte politiche italiane, indipendentemente dagli schieramenti. «Siamo una super potenza culturale e con questa legge stiamo indicando la strada, dando anche attuazione alla Convenzione di Nicosia» ha, inoltre, ribadito il Ministro.
In particolare, il provvedimento inserisce nel Codice Penale un nuovo titolo, dedicato ai delitti contro il Patrimonio culturale, composto da 17 nuovi articoli, con i quali punisce, con pene più severe rispetto a quelle previste per i corrispondenti delitti semplici, il furto, l’appropriazione indebita, la ricettazione, il riciclaggio e l’autoriciclaggio e il danneggiamento che abbiano ad oggetto beni culturali.
Vengono, oltretutto, punite le condotte di illecito impiego, importazione ed esportazione di beni culturali e la contraffazione. Oltre alla previsione di specifiche fattispecie di reato, la proposta di legge prevede un’aggravante da applicare a qualsiasi reato che, avendo ad oggetto beni culturali o paesaggistici, provochi un danno di rilevante gravità.
Viene, infine, consentita la possibilità per gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria degli organismi specializzati nel Settore dei beni culturali di svolgere attività sotto copertura per contrastare il traffico illecito delle Opere d’arte.