Lamorgese: «Responsabilità e solidarietà fra Stati membri con la previsione di un equo meccanismo di redistribuzione dei migranti in Europa»
Per ridurre la pressione migratoria ai confini esterni europei e conseguentemente anche i movimenti secondari all’interno dell’Unione Europea, secondo il Ministro Lamorgese bisogna intensificare tutti gli sforzi a livello politico affinché le Istituzioni dell’UE pongano subito mano a robusti accordi di partenariato strategico con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori.
Sono queste le considerazioni emerse durante la sessione del Consiglio Giustizia e Affari interni svoltosi in giornata a Lussemburgo. L’incontro è stato il primo in presenza ed ha convolto i Ministri dopo la riunione del Marzo 2020. «Per i Paesi mediterranei riuniti nel gruppo Med5 – ha aggiunto la titolare del Viminale – è fondamentale che la trattativa sul nuovo Patto Immigrazione e Asilo segua contemporaneamente, su un doppio binario, i temi legati alla responsabilità e quelli concernenti la solidarietà fra Stati membri».
La sessione è poi proseguita con il confronto sul tema della gestione dei flussi migratori e del Patto Immigrazione e Asilo, con un’attenzione particolare all’implementazione del sistema di interoperabilità delle banche dati del Settore sicurezza e all’implementazione della Guardia costiera e di frontiera europea.