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Sì del 52% al diritto di cittadinanza

Nel Paese c’è un clima complessivamente favorevole ad una revisione dei requisiti per ottenere la cittadinanza italiana. È quanto emerge da uno Studio condotto da un Istituto Demoscopico e commissionato dal Quotidiano La Repubblica. In generale emerge che oltre il 42% della popolazione sarebbe d’accordo ad ampliare le norme che attualmente regolano la possibilità di diventare a tutti gli effetti cittadini del nostro Paese.
Controri, invece, il 32% i quali sarebbero sfaveroveli a rivedere la Legislazione in atto. La maggioranza degli intervistati, infatti, percepisce lo status di cittadino come condivisione della cultura nazionale, dei valori e dei prìncipi, di quell’educazione civica che la Scuola fornisce assieme agli insegnamenti e che rende i bambini e i ragazzi ‘cittadini’ dello Stato italiano.
Se ciò vale per coloro che sono nati da genitori italiani, il 52% degli italiani non vede perché non dovrebbe valere anche per i nati da genitori stranieri. È il cosiddetto Ius Scholae, o Ius Culturae, che al diritto di sangue, basato unicamente sulla discendenza, aggiunge il riconoscimento della cittadinanza al conseguimento del percorso scolastico.