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Approvato il Decreto che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro

E’ la prima volta, in realtà, di un Consiglio dei Ministri che si riunisce il 1 Maggio. La Meloni tira dritto e vara il provvedimento che riforma, quasi cancellandolo, il Reddito di Cittadinanza e taglia il cuneo fiscale. Si è affidita, inoltre, ad un video messaggio sottraendosi alle domande dei giornalisti nella consueta Conferenza Stampa.
Per quanto riguarda i provvedimenti, è stato emanato un testo che interviene con misure volte a ridurre il cuneo per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro lordi annui. L’obiettico è quello di contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani.
Critiche, intanto, sono piovute dalle opposizioni per la fragilità degli interventi adottati. Si introducono, poi, soluzioni urgenti volti a rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni e si modifica, inoltre, la disciplina del contratto di lavoro a termine. Si innalza, oltretutto, dal 2 al 6% l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti.
Dal 1 Gennaio 2024, infine, si introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà, che consiste in una integrazione al reddito in favore dei nuclei familiari che comprendano una persona con disabilità, un minorenne o un ultra sessantenne e che siano in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente. Queste ad altre iniziative sono state portate avanti dal Governo, nonostante lo scetticismo dei Sindacati e di forze politiche che neanche non lo sostengono.