La fuga dal San Vito-Marulla pesa più di una sconfitta

Non c’è pace allo Stadio per Guarascio e la Scalise, costretti ieri alla fine del match contro il Pisa, ad una vera e propria ‘levata di gambe’ per mettersi in fuga da tifosi letteralmente scatenati. D’altronde, è questo il finale di una Stagione disastrosa che non lascia neanche il tempo per predisporre un futuro meno incerto e fallimetare di quello che aspetta una Società ormai allo sbando, priva di qualsiasi certezza, se non la retrocessione in Serie C.
Eppure la possibilità di cedere la proprietà c’è stata. Il Gruppo Citrigno, infatti, ci ha provato più volte nei mesi scorsi, senza mai trovare alcuna disponibilità alla cessione da parte del Presidente, che pure si era speso in tal senso dinanzi al Sindaco di Cosenza Franz Caruso, il quale si è sentito preso in giro. Chissà, oltremodo, quali saranno state le ragioni di tante menzogne da parte di Guarascio.
La pantomima inscenata ieri dal Presidente, non aiuta certamente la Società a ritrovare il giusto cammino per imboccare una strada sicura che possa permettere al Cosenza Calcio di tentare, nel breve periodo, una risalita in Serie B. I tifosi, ormai, sono sulla soglia del limite di civile sopportazione e reagiscono in malo modo verso un personaggio che, nonostante tutto, continua ad instigare la gente che vive di un’unica passione.
Guarascio abbandona lo Stadio fra le contestazioni dei tifosi