Non cerca paragoni con il passato né riferimenti al metodo Mercedes, non porta supertecnici né Dirigenti di fiducia. Con Vasseur si conoscono dai tempi della Formula 2 e si capiscono. Lewis sarà accompagnato da un cerchio ristretto di collaboratori che lo seguono ormai da anni, restando sullo sfondo, come lui desidera.
Per il resto il britannico ha espresso il desiderio di calarsi il più possibile nell’ambiente ferrarista, di lasciarsi guidare, soprattutto all’inizio, e l’intenzione è trascorrere settimane a Maranello per conoscere non solo il personale in pista, sul quale è già ben informato in quanto a ruoli e professionalità, ma anche quello in fabbrica che costruisce la macchina.
Vuole scoprire l’Azienda, dove prima entrava in incognito per acquistare supercar e respirare la storia, finalmente quella ferrarista di Niki Lauda, al quale deve molto. È stato, infatti, l’austriaco a volerlo in Mercedes e a trasformarlo in un Campione seriale. Vuole assorbire le procedure e il modo di ragionare, con l’obiettivo di raggiungere subito un alto livello di competitività.