Sconfitta immeritata per il Cosenza maturata a seguito di un errore ingenuo di Hristov che ha permesso a Charpentier di battere il rigore decisivo per la vittoria di misura del Frosinone
A vedere il comportamento in campo della squadra rossoblù, nessuno avrebbe potuto immaginare che gli uomini di Bisoli sarebbero usciti dal Benito Stirpe con una inaspettata sconfitta, anche perché, per tutto l’arco dei 90′ minuti, Vigorito non è mai stato impensierito da una sola azione da parte degli avversari. Lo sterile possesso palla dei Canarini, infatti, non si è affatto tradotto in pericoli concreti verso la sua porta.
«Siamo stati molto bravi a gestirla e poi sbloccarla» ha dichiarato mister Grosso a fine gara, ma le ‘verità di Pinocchio‘ dell’ex Campione del Mondo, stridono in maniera clamorosa con il reale andamento della partita.
Sono stati i Lupi, semmai, ad avere nel primo tempo due limpide occasioni con Laura e, in una delle due circostanze, l’esordiente Minnelli (in maglia gialloazzurra) è stato a dir poco strepitoso con la sua perentoria smanacciata.
Neanche la girandola dei cambi effettuati nella ripresa, hanno permesso tuttavia al Frosinone di prendere il sopravvento sul Cosenza. La formazione silana, oltretutto, ha sempre mantenuto i nervi saldi e, a differenza dei ciociari, è sempre riuscita a trovare gli opportuni inserimenti che potevano essere anche letali, attraverso la ricerca del gioco e dei corridoi giusti.
Peccato per l’ennesima ingenuità difensiva, questa volta ad opera di Hristov, che ha permesso l’ingiusta capitolazione della squadra calabrese. Un banale episodio scaturito da un fallo inutile ai danni del neo entrato Tribuzzi. Un errore, purtroppo, costato caro ai rossoblù, anche perché il pareggio avrebbe consentito di scalare un ulteriore gradino in classifica, lasciando in solitaria al quart’ultimo posto l’Alessandria.
Ed, invece, Domenica prossima il Cosenza sarà nuovamente chiamato a produrre uno sforzo notevole contro il Benevento di mister Caserta. Un’altra sfida contro una squadra che lotta per la promozione diretta nella massima Serie e per cui poco disposta a lasciare punti per strada che, di fatto, l’allontanerebbero troppo dal vertice della classifica.
Bisoli nel post-partita ha giustamente ribadito che in campo si è vista solamente la sua squadra e che l’unico tiro in porta del Frosinone è stato il calcio di rigore, tra l’altro inesistente, a parer suo. «Io sono orgoglioso di questo Cosenza, abbiamo sfiorato tre volte il gol. Se giochiamo così ci salviamo» ha, infine, chiosato il mister.
Ma la salvezza, in ogni caso, arriva solo con i punti e non tanto con le prestazioni ed un tecnico d’esperienza come lui, con oltre 500partite nel calcio professionistico, non ha certo bisogno di impararlo.