Il 6 Ottobre del 1924 dalla Stazione di Roma si diffuse nell’etere il primo programma di trasmissioni radiofoniche

Un secolo di imponenti trasformazioni è, ormai, trascorso da quelle pioneristiche trasmissioni. Con la nascita della Repubblica la Radio e, successivamente, la Televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura.
«Erede di una storia di così grande rilievo – ha, quindi, ricordato il Presidente Mattarellasi misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura».
Renzo Arbore, inoltre, ci ha parlato della sua vita con la Radio di ieri e di oggi. «All’epoca era la sorella povera della TV – ha dichiarato il conduttore -. Si trasmetteva con i vecchi moduli. La Radio nei decenni è andata molto avanti. Oggi l’intrattenitore radiofonico ha il computer e quindi può capire subito i gusti del pubblico, dialogando con gli ascoltatori».