Associazioni, Fondazioni, Movimenti, semplici utenti e familiari di vittime di violenza stradale si incontreranno a Roma il prossimo 21 Maggio
L’obiettivo è quello di respingere e denunciare con forza, per l’ennesima volta, l’inerzia di Amministratori locali, decisori politici e di tutte le Istituzioni competenti di fronte ad un fenomeno di immane impatto sociale come la strage stradale.
Inoltre, avanzano una serie di proposte e richieste, come nel caso di importanti modifiche al Codice della Strada che consentano un più efficace impiego delle tecnologie di controllo, in particolare l’abolizione dell’obbligo di segnalazione delle postazioni per la rilevazione della velocità.
Si chiede, altresì, di disincentivare l’uso del mezzo privato come modalità di spostamento di massa, compreso l’inganno dell’auto elettrica, incentivando le modalità di trasporto sostenibili, collettive e leggere, compresa la micro-mobilità e la logistica di prossimità.
Le strade, infatti, sembrano essere diventate ancora di più il luogo dove dare libero sfogo all’ansia e alla frustrazione accumulate in questo drammatico periodo di crisi sanitaria e sociale.
La forma di queste strade, le loro dimensioni, la carenza, troppo spesso assenza, di strutture fisiche, strumenti tecnologici, personale e cultura per il controllo e la moderazione delle velocità e dei comportamenti, rendono ancora possibile, anzi, fin troppo agevole, ogni più efferata azione di guida.