Il nuovo millennio, benché appena ventenne, ha già posto molteplici, profonde e repentine sfide. Ne parlano nel loro libro gli studiosi Andrea Pirni e Luca Raffini
L’inedito e oscuro intreccio che ne discende suggerisce di rivolgere lo sguardo verso un ‘luogo’ naturale per la lettura della società in divenire, rappresentato appunto i giovani.
Il volume dal titolo I giovani e la politica. La reinvenzione del sociale, edito da Mondadori, si domanda quali possano essere le traiettorie su cui si sta ridefinendo la sfera politica alla luce del ‘modello’ emergente dalle nuove generazioni.
Questa domanda di ricerca è percorsa attingendo in maniera molto selettiva dalla letteratura di riferimento di matrice sociologica e sociopolitica.
Viene, infatti, proposto dagli autori un itinerario, forse non del tutto consueto, che mantiene l’attenzione sul mutamento politico, da un lato, e sulle sue basi sociali, dall’altro, prendendo in considerazione il contesto italiano a partire dagli anni ’80.
Il tema centrale del volume è il potenziale politico della giovinezza nella modernità radicale, ovvero le influenze che le attuali nuove generazioni possono avere nel (ri)strutturare l’intermediazione politica fra persona e società alla luce delle dinamiche, differenti per natura, portata, velocità e ambito, che i giovani stessi esperiscono.
Andrea Pirni è Professore ordinario in Sociologia dei Fenomeni politici presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Universitàdi Genova, mentre Luca Raffini è ricercatore in Sociologia nello stesso Ateneo.