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Dagli angeli del fango alle mense per i poveri. Così cambia la sfida della solidarietà

Il mondo del volontariato cambia pelle. Diventa liquido per usare una parola, ormai, nota. «Si è abbassata l’età dei nostri Volontari – spiega Paolo Valente Vicedirettore della Caritas italiana -. Abbiamo molti adulti tra i 50 e 60 anni, ma anche un 15% di giovani entro i 25 anni. Il desiderio di essere utili c’è, i ragazzi però offrono un impegno intenso, anche se ristretto nel tempo. E’ una modalità nuova alla quale dobbiamo abituarci».
Ed è proprio l’unione fra solidarietà e militanza che testimonia il successo di Associazioni attivissime come, ad esempio, Baobab operativa nella Capitale, dove si occupa di migranti. Oppure, come afferma Alberto Campailla fondatore di Nonna Roma quando afferma che le richieste degli empori solidali sono cresciute del 40%.
Alessandro Rosina, Demografo, cerca di tirare le fila: «In questa generazione c’è una spinta esistenziale di ricerca di soddisfazione interiore in ogni scelta che i giovani compiono, anche quando decidono di occuparsi degli altri. Vogliono essere riconosciuti ed appassionarsi, allora danno il meglio di cui dispongono. La pura etica del sacrificio, insomma, non funziona più».