Non si tratta di un’operazione di restauro né di un intervento in emergenza, quanto piuttosto della prima manutenzione programmata nel monumento previsto dal nuovo contratto di manutenzione, appunto, che dura 3 anni e prevede un intervento annuale di monitoraggio fino al 2025.

Nel caso della Fontana del Nettuno, i fattori di rischio sono molteplici, così come sono particolarmente complesse le interazioni fra i diversi materiali costitutivi: il bronzo, la pietra e l’acqua. Il piano sarà, inoltre, realizzato in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma.

Si propone, infine, di tracciare le linee guida necessarie per un insieme di interventi pianificati, controllati ed efficaci che prevedano, oltretutto, il monitoraggio della condizione conservativa del Complesso monumentale, anche avvalendosi di metodiche diagnostiche e di rilievo complesse.