Amavano la Botanica e per questo hanno lasciato un’eredità straordinaria come la collezione degli Agrumi di Boboli
Il pregio degli Agrumi risiedeva soprattutto nel valore ornamentale e simbolico della pianta. Cosimo I° riallacciava il tutto alla mitologia, in particolare ad Ercole, per lui eroe di riferimento, che si contrapponeva a David, simbolo della Repubblica fiorentina.
I Medici quindi amarono particolarmente gli Agrumi, per il bel fogliame sempreverde, i fiori profumati e i colorati frutti rotondi, in cui coglievano un richiamo alle ‘palle’ dello stemma della famiglia. Nel Rinascimento i sovrani fiorentini contribuirono alla diffusione in Italia e presso le Corti europee di questi frutti, che presto divennero simbolo di magnificenza e potere.
Molti documenti, inoltre, ne dimostrano il frequente consumo, in particolare per i limoni che non potevano mancare sulla tavola Ducale, come testimonia la richiesta di Eleonora di Toledo di far servire a cena limoni trinciati e ricoperti di zucchero, dando vita, infine, a quel collezionismo che sarà una costante della Corte fiorentina.