Non è la prima volta che il Cosenza sbaglia approccio alla partita. Sotto di due reti riesce come al solito a recuperarla, dopo aver regalato un tempo di gioco agli avversari

Un freddo gelido accoglie la Reggina al San Vito-Marulla. Sono passati vent’anni dall’ultimo derby in Serie B fra le due calabresi, ma la serata da Lupi non è solo legata alla temperatura, poiché in parte lo è stata per la splendida rimonta dei rossoblù già sotto di due goal in meno di mezz’ora, dopo il rigore calciato da Menez al 9′ ed il raddoppio di Folorunsho al 22′ davanti ad una difesa quasi in bambola. Sembra, comunque, essere diventato ormai un cliché. Gli uomini di Occhiuzzi, infatti, faticano ad entrare in partita e puntualmente sono costretti a rincorrere il risultato con grande dispendio di energie, sia fisiche che mentali.

Sarà stato, ancora una volta, il modulo sbagliato, poi corretto in corso d’opera dal mister; l’effetto poco propiziatorio dello Stadio casalingo dove, purtroppo, non si riesce a vincere dall’estate scorsa; oppure una particolare condizione psicologica dei calciatori che li fa reagire solo in situazioni quasi compromesse, cosa che, comunque, si è verificata anche nelle sfide fuori casa. Sta di fatto che un Cosenza concentrato per tutti i 90′ minuti è difficile vederlo, almeno in questo scorcio di Stagione.

Lo abbiamo chiesto a fine gara ad Occhiuzzi che, rivolgendosi al Direttore De Filippo, con la sua proverbiale chiarezza, ha ammesso: «Me lo sto chiedendo pure io e le do ragione in quanto le colpe sono mie perché mi chiedo cosa sbaglio nel preparare a livello mentale l’approccio, considerato che cerco di non tralasciare nulla anche a livello motivazionale. Devo sicuramente fare di più, soprattutto nelle partite in casa, anche se a Cittadella abbiamo aspettato che ci prendessero ‘a schiaffi’ prima di reagire. Voglio che i ragazzi lo capiscano, ma ci devo lavorare di più».

Sta di fatto, che nel secondo tempo, dopo la rete di Trotta che al 39′ ha ridotto le distanze, si è visto un altro Cosenza. La difesa si è messa a quattro e l’ingresso in campo di Ba, Bahlouli, Crecco e Mbakogu (quest’ultimi due al debutto in maglia rossoblù), ha permesso alla squadra, non solo una maggiore forza d’urto a centrocampo costringendo la Reggina ad abbassarsi, ma una spinta più costante e robusta nell’area amaranto. Da qui è maturato il pari all’84’ con il rigore procurato dal nigeriano e messo a segno, senza non pochi brividi, dall’infaticabile Carretta.

E’ stata, tuttavia, una bella partita in cui nessuna delle due squadra si è risparmiata. Entrambe, un tempo per parte, si sono affrontate a viso aperto, nonostante la posta in gioco fosse di notevole importanza. Il Cosenza, suo malgrado, ha rischiato qualcosa anche nel finale con i pericolosi tentativi di Denis che al 71′ ha preso il posto di uno stanco Rivas. Ma Falcone, come nell’andata, ha fatto buona guardia fra i pali, risultando provvidenziale in alcuni difficili interventi.

La festa, dunque, è ancora rinviata benché la coreografia dei tifosi fuori dallo Stadio ha regalato emozioni da fare accapponare la pelle, ricordando quel fantastico 31 Luglio 2020, giorno dell’indimenticabile salvezza conquistata contro la Juve Stabia. Peccato, nell’occasione, sia mancata soltanto vittoria, anche se in realtà i brividi, nel post-partita, sono venuti soprattutto per il freddo.

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Falcone; Idda, Schiavi (46′ Ingrosso), Legittimo; Gerbo, Petrucci, Sciaudone (74′ Crecco), Corsi (61′ Ba); Tremolada (61′ Bahlouli); Carretta, Trotta (77′ Mbakogu). A disposizione: Saracco, Sacko, Vera, Gliozzi, Kone, Antzoulas, Sueva. All. Occhiuzzi

REGGINA: Nicolas; Del Prato, Loiacono, Stavropoulos (56′ Cionek), Di Chiara; Crisetig, Crimi (85′ Bianchi); Edera (71′ Kingsley), Folorunsho, Menez (85′ Montalto); Rivas (71′ Denis). A disposizione: Guarna, Plizzari, Okwonkwo, Bellomo, Dalle Mura, Lakicevic, Liotti. All. Baroni

ARBITRO: Livio Marinelli di Tivoli (Zingarelli – Palermo)

IV UOMO: Valerio Marini di Roma 1

MARCATORI: 8′ rig. Menez (R), 22′ Folorunsho (R), 39′ Trotta (C), 84′ rig. Carretta (C)

NOTE: Gara disputata a porte chiuse in una serata gelida con temperatura vicina allo zero

Ammoniti: 7′ Schiavi (C), 12′ Del Prato (R), 33′ dalla panchina Guarna (R), 43′ Rivas (R), 46′ Tremolada (C), 55′ Carretta (C), 70′ Crimi (R), 74′ Ba (C)

Espulso: al 18′ per proteste il segretario del Cosenza De Poli

Angoli: 11-4 (pt 6-1)

Recupero: 0′ pt; 4′ st